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Rassegna stampa 2006

20 settembre 2006


Pronto un Ddl per la cannabis a uso terapeutico


di Marzio Bartoloni e Roberto Turno

ROMA - Il Governo è pronto ad aprire le porte del Ssn alla cannabis terapeutica. In farmacia, contro il dolore severo, i malati terminali e cronici potranno presto acquistare farmaci derivati dalla cannabis. E sempre per la lotta al dolore, una delle più gravi note dolenti del nostro sistema sanitario, sono in arrivo importantissime novità: in particolare, l'abolizione del ricettario speciale per la prescrizione degli oppioidi. Una richiesta che arriva da lontano, e che, quando approvata, consentirà ai medici di utilizzare il normale ricettario.

Semplificazioni amministrative e burocratiche, ma anche vere e proprie rivoluzioni prescrittive: è con un corposo elenco di novità che il ministro della Salute, Livia Turco, ha predisposto un disegno di legge ad hoc già inviato a Palazzo Chigi. Il testo, che inizialmente faceva parte del "pacchetto semplificazioni" del ministro della Funzione pubblica, Luigi Nicolais, sarà varato in uno dei prossimi Consigli dei ministri. E solo a quel punto inizierà il suo iter parlamentare, che non si annuncia dei più facili.

Proprio l'impiego dei derivati della cannabis, infatti, è destinato a trovare ostacoli in una parte del centrodestra. La legge Bossi-Fini* sulla droga (49/06) ha classificato infatti la cannabis e i suoi derivati tra le sostanze prive di utilità terapeutica. Un aspetto che la Turco aveva subito detto di voler rivedere, sostenuta da una larghissima parte del centrosinistra. Un uso sperimentale di questa sostanza, del resto, avviene già nel Lazio e in Liguria. E in Germania, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Svizzera, Canada, Usa, i derivati della cannabis sono venduti in farmacia dietro presentazione di ricetta medica.
Un passo che adesso il Governo è pronto a compiere anche in Italia. Raccogliendo subito ampi consensi dalla comunità scientifica. Spiega Furio Zucco, presidente della Società italiana per le cure palliative: «Due principi attivi di sintesi saranno inseriti tra le sostanze stupefacenti e psicotrope. Un passaggio propedeutico e obbligatorio al loro utilizzo clinico nel trattamento di alcuni sintomi per le persone affette da malattie inguaribili in fase avanzata e terminale o croniche. Sarà poi necessario un passaggio tecnico all'Aifa per arrivare alla commercializzazione».

Con l'occasione della semplificazione amministrativa, la Salute ha preso la palla al balzo per cancellare un lungo elenco di certificati: idoneità psicofisica al lavoro (ma con alcune eccezioni); sana e robusta costituzione; assunzione di minori in lavori non a rischio; idoneità per maestri di sci; cessione del quinto dello stipendio; vendita di generi di monopolio; attività motorie e ludico-ricreative per chi frequenta palestre o piscine per attività non-agonistiche; idoneità per i parrucchieri; tessera sanitaria per i lavori domestici; esonero dalle lezioni di educazione fisica per gli studenti; libretto di idoneità sanitaria per gli alimentaristi.

Insomma, burocrazia addio. Ma non solo. In cantiere c'è un'altra novità: l'abolizione della norma della Finanziaria 2007 che ha cancellato le regole dello spoil system soltanto per l'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Assr). Norma voluta dall'allora ministro della Salute, Francesco Storace, per poter nominare il nuovo direttore dell'Assr. Ora il centrosinistra fa retromarcia: cancella la norma lasciandosi la possibilità di confermare o revocare le nomine degli organi di vertice dell'Assr.


NDR: nel presente articolo alle modifiche al DPR 309/90, introdotte con la legge 49/06 in seguito all’iniziativa del Governo Berlusconi, viene erroneamente attribuito il nome di “legge Bossi-Fini”; tale provvedimento, che modifica la normativa in materia di immigrazione e di asilo, non ha niente a che fare con la disciplina delle sostanze stupefacenti in oggetto.
  • Il testo integrale del Ddl Turco
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