1 febbraio 2005

In 60 esercizi, per verificare gli effetti su malati di Aids, tumore e sclerosi multipla.

Catalogna, marijuana in farmacia
"In capsule, per scopi terapeutici"

BARCELLONA - Sono 60 le farmacie che a Barcellona e nell'hinterland forniranno, a partire dal secondo trimestre del 2005, marijuana in capsule a un gruppo di pazienti affetti da sclerosi multipla, Aids, cancro o dolori di origine nervosa, come la fibromialgia. Si tratta di un programma messo a punto dalla regione della Catalogna e dal ministero della Sanità, che non ha precedenti in Spagna e che dovrà valutare i benefici terapeutici che questa sostanza illegale potrebbe apportare ai pazienti affetti dalle patologie elencate, che non hanno avuto giovamento dai trattamenti convenzionali. Gli ospedali che parteciperanno aI programma sono quattro.

Pur essendo in Spagna illegale anche il consumo terapeutico, nella pratica sono molti i malati che utilizzano la pianta per mitigare il dolore o per contrastare gli effetti negativi di trattamenti molto aggressivi (come per esempio il vomito o la nausea causati dalla chemioterapia nei pazienti malati di cancro). La proposta del Collegio di Farmacisti di Barcellona di patrocinare un progetto per dispensare cannabis a fini terapeutici nelle farmacie era stata adottata dal dipartimento della Sanità l'anno scorso. l farmacisti e la Regione hanno concepito il progetto come un «atto di responsabilità, verso i malati che già consumano questa sostanza, senza alcuna assistenza, senza alcun controllo, senza che siano seguiti da personale medico e spesso senza una consapevolezza dei rischi.

Come hanno spiegato ieri la consigliera catalana per la Sanità, Marina Gell, e il direttore per le Risorse sanitarie della Regione, Rafael Manzaneda, l'accordo tra l'amministrazione catalàna e il ministero della Sanità è totale. L'accordo deve solo essere sottoscritto e ciò avverrà nell' arco di due mesi. Questo significa che la Direzione che sovrintende le farmacie e l'agenzia per i farmaci hanno già dato luce verde al progetto.

Il progetto pilota avrà la durata di un anno e i pazienti faranno riferimento a quattro ospedali - che forse diventeranno cinque - , tutti nell'area di Barcellona e dintorni. Il medico che prescriverà la cannabis e il responsabile della farmacia lavoreranno in stretto contatto. La marijuana sarà somministrata ai pazienti per via orale, in capsule che conterranno la pianta completa e non soltanto alcune delle sue componenti.

Joan Duran, il presidente del Collegio di farmacisti di Barcellona, ha chiarito che anche se al progetto parteciperanno inizialmente soltanto 60 farmacie, altre 250 disseminate nel territorio hanno a disposizione personale qualificato per erogare cannabis e per seguire i pazienti. L'obiettivo del governo catalano è che i risultati di questa esperienza possano essere utilizzati come base per una futura normativa riguardante l'impiego terapeutico in Spagna.

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