AGGIORNAMENTI
PER UN SOMMARIO DELLE ULTIME NOVITA' PRESENTI SUL SITO > CLICCA QUI <
 
IN LIBRERIA


 
CAMPAGNE
APPELLO AL MINISTRO DELLA SALUTE ON. LIVIA TURCO
PER UNA LEGGE A TUTELA DEI DIRITTI DEI PAZIENTI
INDAGINE SULL'USO TERAPEUTICO DELLA CANNABIS IN ITALIA
NOTIZIE
MEDICALCANNABIS NEWS
ATTI PARLAMENTARI
RASSEGNA STAMPA
NOVITA' DALLA RICERCA
CONVEGNI E DIBATTITI
COMUNICATI STAMPA
MEDICALCANNABIS FORUM
MEDICALCANNABIS F.A.Q.
SCHEDE
POTENZIALI CAMPI DI UTILIZZO TERAPEUTICO
ESPERIENZE PERSONALI
CENNI STORICI
CANNABINOIDI NATURALI E DI SINTESI
ANANDAMIDE ED ENDOCANNABINOIDI
CENNI DI NEUROFISIOLOGIA DEI CANNABINOIDI
MODALITA' DI ASSUNZIONE
POSOLOGIA E DOSAGGI
LIBRI CONSIGLIATI
LINKS UTILI
SPECIALE
CANNABIS MEDICA OLANDA
CANNABIS MEDICA CANADA
CANNABIS MEDICA U.S.A.
DOSSIER
RAPPORTO DEI LORDS
RAPPORTO ROQUES
RAPPORTO IOM
LIBRO BIANCO
MATERIALI ACT
CHI SIAMO
CARTA D'INTENTI
STATUTO
ADERISCI AD ACT
DONAZIONI
CIAO STEVE !
premio di laurea
Stefano Girardi
2004-2005
IACM
We are members of

 

 
E-mail
 

Torna alla pagina precedente

Medicalcannabis NEWS

23 aprile 2001

SIGNOR MINISTRO,
NOI NON POSSIAMO ASPETTARE !

Illustre Signor Ministro,

sono trascorsi alcuni mesi da quando alcuni di noi le recapitarono, in occasione della Terza Conferenza governativa sulle sostanze psicotrope di Genova, il Libro Bianco sugli usi terapeutici della Cannabis.

Come ricorderà, il Libro Bianco conteneva una Lettera Aperta, a Lei indirizzata, in cui, facendo appello alla Sua sensibilità di Medico, Le si chiedeva di fare quanto nelle sue possibilità per ricondurre l'utilizzo terapeutico dei derivati della Cannabis in un ambito di legalità.

In particolare Le chiedevamo di adoperarsi per:

1) L'immissione nel prontuario farmaceutico dei cannabinoidi già disponibili in commercio in altri paesi.
2) L'individuazione di laboratori pubblici e istituti universitari per la produzione di preparati naturali di cannabis a contenuto noto di THC
3) Il finanziamento di ricerche su modalità di assunzione dei cannabinoidi alternative al fumo
4) L'avvio di una sperimentazione clinica, presso l'Istituto Superiore di Sanità o altri Istituti di ricerca, per quelle patologie in cui ci sono promettenti evidenze ma non ancora certezze

All'atto della consegna del Libro Bianco Lei ci manifestò il Suo interesse per le problematiche sollevate, promettendo il Suo interessamento. Per quelli tra noi che trovano nell'assunzione di derivati della Cannabis un rilevante sollievo alle proprie sofferenze, si trattò di un momento di grande speranza. Conoscendo la Sua competenza in materia e la Sua dimostrata capacità di prendere posizioni sulla base delle evidenze scientifiche e al di sopra dei condizionamenti ideologici, immaginammo che di li a breve ne sarebbero derivati fatti concreti, in grado quanto meno di iniziare a rimuovere gli ostacoli che si frappongono all'uso di queste sostanze in un contesto di legalità e sicurezza.

A distanza di alcuni mesi, dobbiamo con amarezza constatare che nessun passo avanti in questa direzione è stato ancora compiuto.

Noi, dal nostro canto, in questi mesi non siamo stati con le mani in mano. Abbiamo fatto presenti in più sedi le nostre ragioni, e spinti dal consenso suscitato tra i malati e i loro familiari dalle nostre proposte, abbiamo costituito lo scorso 4 marzo l'Associazione per la Cannabis Terapeutica.

Il primo atto ufficiale dell'associazione è quest'appello che Le rivolgiamo, consapevoli del fatto che il Suo mandato volge al termine, e al tempo stesso certi del fatto che chiunque sia il Suo successore, difficilmente avrà la Sua competenza e la Sua apertura mentale.

Le chiediamo pertanto di voler trovare, nelle ultime settimane del Suo mandato, il tempo e il modo per riconsiderare l'urgenza della nostra richiesta di rendere praticabile l'uso terapeutico di una sostanza che può dare sollievo a chi soffre, e che sotto il profilo farmacologico risulta molto meno tossica e molto più sicura di molti farmaci regolarmente in commercio.

Le rinnoviamo questa richiesta spinti da una pressante necessità: trovare una modalità legale di accesso ad una sostanza che per alcuni di noi rappresenta l'unica maniera di alleviare un vissuto di sofferenza, e che non ci rassegniamo a dover reperire attraverso canali che ci obbligano ad infrangere la legge. E' una necessità con cui ognuno di noi si trova a dover fare i conti qui ed ora, con tempi che mal si conciliano con quelli lunghi e sonnacchiosi della politica.

Noi non possiamo aspettare, signor Ministro!

Ci auguriamo vivamente che Lei non ci deluda.

(i soci e le socie dell'Associazione per la Cannabis Terapeutica)

 

Torna alla pagina precedente


http://medicalcannabis.it - powered by CuteNews