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Rassegna stampa 2003

 

giovedi 21 Novembre 2003

 
  SCLEROSI MULTIPLA:
USARE CANNABIS È UTILE A 3 SU 4

di Mariapaola Salmi

ASTI - Un gruppo di neurologi coordinati da Alan J. Thompon dell’Università di Londra, ha reclutato in due anni 657 pazienti con sclerosi multipla. A 200 di loro è stato somministrato l’estratto di cannabis, a duecento il THC principio attivo di sintesi, ai rimanenti placebo. Ogni paziente è stato assegnato a caso ad uno dei tre gruppi.
I risultati dello studio pubblicato su Lancet di novembre fanno discutere e sono stati oggetto di dibattito al recente convegno "Trattamenti convenzionali e innovativi della sclerosi multipla", organizzato ad Asti dall’Aism. In sintesi, il 75 per cento dei malati appartenenti ai primi due gruppi ha riferito il miglioramento soggettivo di sintomi quali la spasticità, il dolore, e i disturbi del sonno. E questo era l’obiettivo dei ricercatori, valutare cioè l’effettiva utilità dei farmaci cannabinoidi come terapie complementari per alleviare i sintomi più gravi correlati alla sclerosi multipla.
Punto debole dei risultati è la "soggettività" dei miglioramenti avvertiti dai pazienti e riscontrati dalle visite specialistiche ma non dalla scala di Ashworth che valuta il grado di spasticità muscolare, né dal Rivermeade Mobility Index che misura invece la mobilità.
Lo studio prosegue ma sarebbe opportuno, secondo Vincenzo Di Marzo, ricercatore dell’Endocannabinoids Research Group del Cnr di Napoli, preoccuparsi durante queste delicate ricerche di più degli effetti terapeutici dei cannabinoidi piuttosto che di minimizzare i loro effetti collaterali e di puntare su un filone interessante di ricerca che prevede il potenziamento attraverso l’utilizzo di specifiche molecole, del sistema endogeno cannabinoide che viene prodotto fisiologicamente e in certe situazioni patologiche nel nostro organismo, bloccandone la degradazione.
In Italia sono 52 mila i malati di sclerosi multipla, ogni anno 1800 i nuovi casi. Diverse le ricerche sulle terapie tradizionali (interferone, copolimero, immunosoppressivi). Nessuna sui cannabinoidi.


 

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