13 maggio 2002
Cannabis per uso terapeutico: una mozione
REGGIO
CALABRIA. Una mozione in cui si chiede al Governo e
all’Istituto Superiore di Sanità “di promuovere e
formalizzare un percorso di ricerca e di
sperimentazione, come già fatto da altri Paesi Europei
ed Extraeuropei, sull’uso terapeutico della cannabis e
dei suoi derivati”, è stata presentata nel Consiglio
regionale della Calabria. La mozione è stata
sottoscritta dai consiglieri Michelangelo Tripodi
(Pdci), Luigi Incarnato (Sdi), Enzo Pisano (Nuovo Psi)
e Ennio Morrone (Democratici per la Calabria). Nella
mozione si chiede anche al Parlamento “di porre con
sollecitudine in discussione il problema per arrivare
all’approvazione di una normativa che regolamenti l’uso
medico della cannabis”, ricordando che “è giacente un
progetto di legge, presentato da deputati di diverso
orientamento politico, che ha la finalità di facilitare
la prescrivibilità di farmaci a base di cannabis in
quanto la normativa attuale non consente alle persone
ammalate di poter fruire dei farmaci contenenti i
principi attivi della cannabis”. I consiglieri ricordano
anche che il Senato il 24 gennaio scorso ha approvato in
via definitiva “un Ddl contenente le “norme per
agevolare l’impiego dei farmaci analgesici oppiacei
nella terapia del dolore”. Tripodi, Incarnato, Pisano e
Morrone affermano poi che il Consiglio regionale della
Lombardia e alcuni Consigli Provinciali “hanno approvato
con ampie maggioranze mozioni analoghe” e che “nel
nostro ordinamento è già previsto l’utilizzo di diverse
droghe per uso medico come, per esempio, la morfina”.
“La canapa indiana e i suoi derivati - è scritto nel
documento - presentano un importante e immediato
effetto antiemetico, al punto che l’American Cancer
Society ha finanziato ricerche sulla possibilità di
utilizzare un cerotto al Thc (il principio attivo dei
cannabinoidi) come metodo alternativo e più efficace per
i pazienti che soffrono di nausea, vomito ed altri
effetti collaterali dovuti alla chemioterapia”.
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