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Rassegna stampa 2002
9 maggio 2002
Iniziativa 'trasversale' in Regione Ordine del giorno di 21 consiglieri per chiedere una sperimentazione medica
Spinelli in ospedale Ecco il fronte del sì


ALBERTO CUSTODERO

Ventuno consiglieri regionali del Piemonte, di uno schieramento «trasversale», da Forza Italia a Rifondazione Comunista, hanno presentato ieri un ordine del giorno, sulla scia di quello approvato dall'assemblea regionale della Lombardia, per chiedere «al governo e al parlamento di regolamentare l'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati». Spinelli negli ospedali? «No ha spiegato uno dei firmatari della proposta, Carmelo Palma, radicale chiediamo solo che vengano disciplinati gli usi medici del principio attivo della cannabis già noti in altri Paesi. Siamo contrari al fatto che questi farmaci non vengano usati in Italia non perché non abbiamo effetti terapeutici, ma perché il loro uso infrangerebbe un tabù giuridico».
Per i ventun consiglieri regionali, in sostanza, «si tratta di acquisire alla disponibilità di migliaia di cittadini quelle cure e medicine negate poiché provenienti da una pianta coltivata da millenni ed oggetto negli ultimi cinquant'anni di una persecuzione tanto grottesca quanto assurda». «Viviamo hanno aggiunto in un Paese che costringe un cittadino malato di glaucoma ad andare ad acquistare il collirio 'alla cannabis', per lui vitale, presso la farmacia dello Stato del Vaticano! D'altra parte, è stato lo stesso ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ad intervenire, dopo l'approvazione dell'ordine del giorno lombardo, dichiarandosi favorevole ad una rigorosa sperimentazione scientifica dei farmaci contenenti il principio attivo della cannabis». L'uso della cannabis in medicina, per Enrica Pugno (medico esperto dell'uso di oppiodi e morfina e prodotti analoghi a scopo antalgico), «non è un problema recente, ma è l'onda lunga del Sessantotto, un argomento che va di moda e piace al mondo politico». «Bisogna ricordare ha spiegato che ci sono già prodotti come il 'dronabinolo' utili per la nausea, mentre la medicina più moderna sta utilizzando estratti della cannabis contro l'obesità. La ricerca italiana, inoltre, sta studiando una nuova categoria di endocanabinoidi. Negli Stati Uniti, tuttavia, la cannabis è stata accettata a scopo antalgico, ma non si è rivelata poi così utile». Perché, allora, tanta gente è convinta che la marjuana abbia un effetto terapeutico, antalgico, forse addirittura curativo? «Uno dei motivi ha spiegato la dottoressa Pugno va ricercato nel fatto che chi la fuma trova piacere. Pochi sanno, però, che nel fumo della cannabis si trova anche un prodotto, il canabidiolo, che è un potente ansiolitico, molto più potente del valium». Un equivoco dello spinello?

 

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