Rassegna stampa 2002 |
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18 marzo 2002
Intervento di De Poli Cannabis usata come terapia? «Basiamoci sulla scienza»
Presa di posizione dell ’ assessore regionale alle politiche sociali , Antonio De Poli , sull ’ uso terapeutico della cannabis e di sostanze da essa derivate. «La demagogia di chi - sostiene l ’ assessore veneto - tentando di accreditare i farmaci contenenti cannabis, vuole indirettamente ridurre il concetto di pericolosità sociale e di disvalore che l ’ uso di tali sostanze hanno nella quotidianità di molti giovani, non può essere accettata. Sbaglia chi , utilizzando l ’ effetto emotivo sull ’ opinione della gente che si può ottenere declamando un presunto uso terapeutic o (anche se in gravi patologie) di una sostanza che comunemente viene utilizzata come vera e propria droga, e cerca di accreditarla come sostanza buon a e dalle caratteristiche positive in ogni caso, estendendo quindi questa presunta bont à implicitamente anche per altri usi » . De Poli ricorda che « tutte le sostanze farmacologicamente attive possono essere utilizzate in molti modi e per varie finalità ed è proprio il loro uso non controllato e le loro finalità non terapeutiche che, indipendentemente dalle caratteristiche terapeutiche proprie delle sostanze correttamente utilizzate, le possono rendere pericolose e addirittura controindicate » . « Un farmaco non è mai buon o di per sè », spiega, « ma lo diventa solo se sicuro, realmente efficace, applicato nel modo giusto (dai professionisti abilitati) e per definite e precise malattie, generando costi che comparati con altre terapie parimenti efficaci e sicure non siano superiori » . A sostegno di questa posizione l ’ assessore veneto cita alcune fonti autorevoli, quali il m inistero della Sanità della Gran Bretagna che ha affidato una rigorosa valutazione di due farmaci a base di cannabis al National Institute for Clinical Excellence, prevedendo l ’ entrata in uso di tali presidi non prima del 2005. « Per contro », afferma ancora l ’ esponente regionale , « questo assessorato ritiene che qualsiasi sostanza possa curare o aiutare le persone sofferenti a vincere o gestire meglio le proprie malattie debba essere presa in seria considerazione, ma proprio per il valore che diamo alla parola seria " considerazion e" si ritiene che l ’ unico modo di procedere sia quello di affidarsi alla ricerca scientifica e non all ’ ideologia » . « Per questo e per altri motivi di carattere tecnico -scientifici che mi sono stati riportati dai consulenti scientifici della Regione, sono convinto », conclude l ’ assessore , « che come per tutte le sostanze esistenti in natura, anche la cannabis, per poter trovare un uso terapeutico, dovrà sottoporsi ancora ad ulteriori sperimentazioni controllate e serie » . |
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