Rassegna stampa 2001 |
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Sabato 25 agosto 2001
Marijuana spray testata in
ospedale
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GENOVA, PROGRAMMA EUROPEO CONTRO
SCLEROSI MULTIPLA E ARTRITE REUMATOIDE
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Nuovo farmaco a base di cannabis:
«Usato come antidolorifico»
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Paolo Lingua
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ARENZANO
Nell'ospedale della Colletta, tra Arenzano
e Cogoleto, a 20 chilometri da Genova, sarà sperimentato un
nuovo farmaco prodotto da un'azienda inglese - uno spray di
somministrazione sublinguale - a base di marijuana. Si tratta
di un progetto contemporaneo in una ventina di ospedali
dell'Ue, dei quali tre in Italia. Ad Arenzano la
sperimentazione dovrebbe riguardare una ventina di pazienti
malati di artrite reumatouide: ma si passerà, dopo pochi mesi,
ad altri settori. In particolare si ritiene che il nuovo
farmaco - che ha una vasta fascia di applicazione, come
spiegano i sanitari di Arenzano - abbia effetti positivi se
somministrato ad ammalati di sclerosi multipla, di lesioni del
midollo osseo, di epilessia. Come la morfina, che è un
classico antidorifico da più d'un secolo, la marijuana,
derivata dalla «cannabis indica», ha un effetto di
antidolorifico, ma combatte anche molti casi di senso diffuso
di nausea. Si pensa infatti che possa essere impiegata anche
nei confronti di chi è sottoposto a chemioterapia (che provoca
attacchi di nausea). Ma c'è dell'altro: la prima fase di
sperimentazione in laboratorio ha accertato che la «cannabis»
provoca appetito. Per cui si pensa che possa essere utile
nelle terapie dei malati di Aids colpiti da inappetenza.
Un caso ulteriore di impiego coinvolge gli affetti da
glaucoma: il farmaco dovrebbe provocare una diminuzione della
pressione del bulbo oculare e consentire di migliorare le
condizioni del paziente, o evitando l'intervento chirurgico
nei casi più lievi, o comunque rendendo più sicure le
operazioni. Infine, alcuni sperimenti svoltisi al di fuori
dell'Italia, informano le riviste scientifiche hanno visto
ammalati di epilessia ridurre gradualmente l'assunzione di
barbiturici che hanno pesanti effetti collaterali. Gli stessi
attacchi di epilessia arrivano addirittura a scomparire. Ad
Arenzano si ritiene che, dopo la sperimantazione che sta per
decollare, l'impiego della marijuana come farmaco è destinato
ad estendersi, anche perché la cultura antidolorifica,
peculiare della medicina degli Usa e del Canada (ma meno
diffusa, come tradizione, in Europa, dove all'antidolorifico
si collegava al timore diffuso dell'assuefazione) ormai si
impone perchè il dolore è concepito come una aspetto della
malattia stessa. Nell'inverno scorso, proprio sul tema
dell'impiego della morfina e di altre sostanze «stupefacenti»
come antdolorofici, aveva spezzato una lancia a favore
l'allora ministro della Sanità, Umberto Veronesi, sollevando
non poche discussioni e polemiche: ma la sperimentazione che
si farà ad Arenzano era già nei programmi della sanità
pubblica.
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