Rassegna stampa 2001 |
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6 AGOSTO 2001
"Io la mastico per bloccare gli spasmi" L.A. è malato di sclerosi multipla
ROMA - È malato da 6 anni, e quando gli spasmi sono troppo forti, Luigi A. 32 anni, pugliese, dice di sentire «una scossa elettrica che mi agita la testa e la gambe, punture in tutto il corpo, e fitte, insopportabili». Riesce anche a descriversi con un po' di ironia Luigi A. agricoltore e bonsaista, ammalato di sclerosi multipla. Dice: «Zoppico, la gamba destra ormai la trascino, sono invalido al cento per cento, però le mie passioni, la mia terra, i miei cani, non me li toglie nessuno». Luigi A. chiede che sia pubblicata soltanto l'iniziale del suo cognome perché lui è uno di quelli che la canapa se la produce. E per alleviare i dolori, per fermare quegli «spasmi che sono la cosa più tremenda di questo male», la marijuana la mangia più che fumarla, proprio così come prescrivono i medici canadesi ai loro pazienti ammessi alla sperimentazione. «Avevo 26 anni e tutto è iniziato con un formicolio insistente al mignolo di un piede... Poi hanno cominciato a diventarmi fredde le gambe. La diagnosi me l'hanno fatta al Policlinico di Bari: sclerosi multipla. Inutile dire che mi sono sentito in trappola, in un vicolo cieco». Luigi A. si cura con le terapie tradizionali, cioè con il cortisone. «All'inizio i farmaci facevano effetto, il tremolio diminuiva e così gli spasmi, ma gli effetti collaterali erano pesanti. In ogni caso andavo avanti perché mi sembrava l'unica strada possibile... Io non avevo mai fumato regolarmente canapa, anzi nella prima fase della malattia, su consiglio dei medici, avevo del tutto abolito quello spinello che di tanto in tanto mi capitava, magari con gli amici». Come capita però in molte malattie croniche il cortisone via via fa meno effetto. In un periodo di sospensione della cura Luigi ricomincia a fumare canapa. «Ho immediatamente sentito un netto miglioramento dei sintomi. Il tremolio delle gambe, così come gli spasmi muscolari, si attenuavano. In particolare quelle scosse alla gamba destra che erano, e sono, quando interrompo la cannabis, il disagio più forte. Per me è stata una sorpresa, una rivelazione, anche perché, pur assumendo una discreta quantità di erba al giorno, riesco a fare una vita normale quasi come prima... Il dramma però è trovarla l'erba. E io non volevo più foraggiare i circuiti mafiosi. Così, visto che sono un agricoltore, e facevo l'ispettore di coltivazioni biologiche, la canapa ho iniziato a coltivarla. Ora per curarmi posso mangiarla invece che fumarla, eliminando così i danni del tabacco. I medici che continuano a seguirmi registrano che pur in assenza di cortisone i dolori sono sotto controllo. Certo, la sclerosi non è reversibile... però per me ogni giorno è fondamentale. So che esiste un farmaco, il Marinol, per questo tipo di patologie. Un farmaco legale, ma in Italia tutti i medici si sono rifiutati di prescrivermelo... Dicono che è troppo complicato. E allora io coltivo canapa, per uso personale, anzi terapeutico. Sperando che non mi scoprano...».
(m.n.d.l.) |
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