31 Luglio 2001
"Nient'altro mi toglie i dolori"
Un'ammalata di sclerosi multipla parla alla Bbc
Paola Bernardini
"Non ho mai trovato nulla che mi abbia tolto i dolori
come la cannabis": a parlare con la Bbc è Biz Ivol,
una donna delle isole Orkney ammalata di sclerosi multipla, che
ha deciso di trasformare la sua esperienza in una testimonianza
militante.
"Ho provato tutto: miorilassanti, sonniferi,
antidepressivi, antidolorifici", dice la Ivol, "ma
vivevo in un dolore costante, oltre a star male per gli effetti
collaterali. Non ero in grado di far nulla, stavo solo seduta su
una sedia a guardare nel vuoto. Ho provato anche le iniezioni di
Thc, un cannabinoide sintetico, ma ho smesso per gli effetti
collaterali tremendi. Poi il mio medico mi ha suggerito la
cannabis. L'avevo usata negli anni '60, ma non ci avevo
più pensato. Il fatto che fosse illegale mi ha fatto
riflettere. Poi ho deciso: all'inferno! Non funziona
nient'altro!
"Il medico mi ha detto di coltivarla io stessa. L'ho
fatto, e le piante mi hanno invaso la casa. Ma non ho mai avuto
niente che alleviasse i miei sintomi come la cannabis. Se smetto
di usarla, vedo cambiamenti spaventosi. Comincio ad avvertire
spasmi muscolari, le mani sbattono sul tavolo, le gambe si
sollevano, non ci vedo più e perdo i sensi. E non parliamo
di quando, senza cannabis, devo andare alla toilette. Sono del
tutto incontinente, non posso controllare le funzioni
corporali.
"Nel 1997 mi hanno denunciato, e portato davanti al
giudice. Mi hanno bacchettato, dicendomi di non farlo più, e
sporcando la mia fedina penale. Ma la cannabis era diventata
importante per la mia vita. Non avevano ancora strappato via le
mie piante, che già ne stavo coltivando di altre. Ora
preparo dei biscotti, con dentro la dose per una notte, e li
spedisco al nostro collettivo di militanti per la marijuana. Ogni
volta che i giornali parlano di me, qualcuno mi spedisce dei semi
con pacchetti anonimi. E dopo il primo articolo, ho ricevuto 104
telefonate di persone che volevano sapere come si fa: il 95 per
cento erano donne con la sclerosi multipla. La cannabis non la
cura, ma consente di convivere con i sintomi.
"E ora spedisco cartoline ai parlamentari, per chiedere
sostegno alla marijuana. Il mio medico non approva la campagna,
perché la sostanza è illegale. Ma io non sono una
criminale, criminali sono i politici e le aziende farmaceutiche,
che non ci lasciano usare questa pianta".
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