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Marisa Di Pietro fa parte del consiglio teramano dell'Aism associazione che si batte contro la sclerosi multipla
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L'esponente Aism nominata vicepresidente
Terapia con la cannabis La teramana Di Pietro nel direttivo nazionale
s.c.
TERAMO. Marisa Di Pietro, consigliere
della sezione teramana dell'Aism (associazione italiana sclerosi multipla), è stata
eletta vicepresidente nazionale dell'associazione che chiede di rendere legale l'uso
terapeutico dei cannabinoidi. L'elezione di
Marisa Di Pietro è avvenuta domenica
scorsa, a Parma, durante l'assemblea dell'associazione, alla quale è intervenuto anche Franco Corleone, sottosegretario alla
Giustizia. Presidente dell'Act (questa la sigla dell'organismo) è stato eletto Salvatore
Grasso, docente universitario alla facoltà
di medicina di Palermo, uno degli estensori del "Libro bianco", la pubblicazione sull'uso terapeutico della cannabis consegnata al ministro della Sanità Veronesi durante il recente congresso sulle tossicodipendenze di Genova. Dell'associazione fanno
parte medici, ricercatori scientifici, avvocati, docenti ed anche molte persone che usano abitualmente derivati da cannabis per
alleviare le proprie sofferenze.
Il nome di Marisa Di Pietro è stato indicato dal nucleo fondatore dell'associazione
per la sua battaglia antiproibizionista all'interno della sezione teramana dell'Aism.
Di Pietro, a dicembre, presentò un ordine
del giorno al consiglio, nel quale chiedeva
l'impegno dell'Aism nazionale a favore della sperimentazione dell'uso terapeutico dei
cannabinoidi. Quel documento fu censurato dall'Aism di Teramo, che promosse un'azione disciplinare nei confronti del consigliere. I legali dell'Act offrirono il patrocinio gratuito a Di Pietro, qualora l'Aism l'avesse espulsa dal consiglio direttivo di Teramo. Dopo la presentazione del documento il parlamentare abruzzese Antonio Saia
rivolse un'interrogazione al ministro della
Sanità Veronesi per chiedere se il programma del governo contenesse indicazioni sulla sperimentazione dei cannabinoidi ad
uso terapeutico. Della vicenda, inoltre, si è
occupata la trasmissione di Rai3 "Report".
Marisa Di Pietro è contenta: «Fino a due
mesi fa», dice, «non mi conoscevano neanche, poi hanno dato sostegno alla mia battaglia e ora arriva questa nomina guadgnata, diciamo così, sul campo. La cosa mi fa
veramente piacere».
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