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Rassegna stampa 2001

3 gennaio 2001

MARIJUANA, IN OLANDA AGENZIA MINISTERO PER STUDIARLA IN MEDICINA L'AJA, 2 GENNAIO - È operativa in Olanda l'Agenzia ministeriale per la cannabis, per verificare l'efficacia, in specifiche indicazioni, dell'uso terapeutico della marijuana. Nel darne comunicazione all'International Narcotics Control Board (INCB) delle Nazioni Unite, il ministro olandese della Sanità, Els Borst-Eilers, aveva sottolineato come diversi studi scientifici indichino che la canapa indiana può essere una medicina utile, ma che questo non è ancora dimostrato su larga scala. Da lunedì scorso, perciò, il Bureau voor Medicinale Cannabis (BMC) olandese, è operativo. La neonata agenzia ha l'incarico di mettere a punto una forma farmaceutica della cannabis e di condurre degli studi clinici per definirne le possibili applicazioni terapeutiche. Tra i suoi compiti, il BMC dovrà regolamentare anche la coltivazione e la produzione dei derivati della cannabis sativa, come previsto dalla "Single Convention on narcotics drugs". A far parte del nuovo centro che dipende direttamente dal ministero della Sanità, neurologi, farmacologi, un ispettore sanitario specializzato in 'buona pratica clinica' e due rappresentanti delle associazioni di pazienti con sclerosi multipla e Aids. Nominata per la prima volta 2700 anni A.C. in un testo di medicina cinese dell'imperatore Shen Nung come rimedio per disordini femminili, gotta, reumatismi, malaria, stipsi e debolezza mentale, la cannabis è presente anche in diversi manuali di medicina ayurvedica indiana. Contiene un centinaio di principi attivi, dei quali circa una sessantina appartengono alla classe dei cannabinoidi. Tra questi, il principale è il Thc, a cui si devono la maggior parte delle azioni curative della pianta. Diversi, secondo gli studi condotti in tutto il mondo, i possibili impieghi di questa sostanza: la sua efficacia dipenderebbe anche dal tipo di formulazione farmaceutica usata, che sembra dover essere differente per le diverse patologie. Nel Regno Unito, per esempio, la Royal pharmaceutical society è stata autorizzata dal governo per una sperimentazione su 2000 persone con sclerosi multipla. In questa malattia, e per trattare gli spasmi muscolari tipici anche del Parkinson, la strada più seguita sarebbe quella dell'aerosol. Esperienze aneddotiche, al momento più frequenti di studi scientifici, vengono poi riportate per tutta una serie di altre malattie e sintomi come asma, glaucoma, nausea e vomito durante la chemio, inappetenza dei malati di Aids, convulsioni epilettiche e disturbi neurodegenerativi (Alzheimer, Parkinson, corea di Huntington).

 

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