CIAO STEVE
Il 14 agosto 2001, il nostro carissimo Stefano Girardi, socio fondatore
dell'Associazione per la Cannabis Terapeutica, ci ha lasciati.
Quella di Stefano - Steve come lo chiamavano gli amici dai tempi in cui,
giovanissimo, faceva il dj - è stata una vita breve, troppo breve, nemmeno
42 anni, ma molto degnamente e pienamente vissuta. A Bologna, la sua città,
era conosciutissimo soprattutto nel mondo del volontariato, anche perché era
stato fra i fondatori di "Piazza Grande", l'associazione dei senza fissa
dimora e dei loro amici, e di "Ritorno al futuro", impegnata nel
reinserimento degli ex-tossicodipendenti nel lavoro.
La vita di Stefano si è sviluppata - è cresciuta - con e per molti altri; e
certamente ha lasciato un segno. Ma anche ha avuto un lato assai intimo, e
oscurissimo, il cui enorme peso non possiamo comprendere fino in fondo.
Senza mai farlo pesare su nessuno, con grandissima determinazione, dignità e
coraggio, Stefano ha lottato per quasi vent'anni contro il cancro.
E se la
malattia alla fine l'ha ucciso, ha dovuto farlo in silenzio, nella notte,
senza mai riuscire ad abbatterlo né a vincerlo. Stefano si è spento
serenamente nel sonno, dopo mesi difficilissimi in cui, mentre affrontava
per l'ennesima volta interventi chirurgici e chemioterapie, aveva dedicato
il massimo impegno alla nascita di ACT, un'iniziativa in cui - anche, ma non
solo, come malato - aveva creduto molto.
Come aveva detto a un amico
giornalista poco prima di morire: "La mia vuole essere una battaglia per
tutti i malati, e anche a nome loro rivendico il diritto di non soffrire.
Noi stiamo arando il terreno per il futuro, qualunque sia il futuro che ci
aspetta".
Gli amici di ACT si stringono in un forte abbraccio a Barbara, che
continuerà la sua battaglia, e a tutti i suoi cari.
Ciao, Steve, ci
sentiamo.