Studi su modelli animali, condotti da un gruppo di ricercatori madrileni diretto da Manuel Guzman, hanno mostrato che il tetraidrocannabinolo (THC), iniettato direttamente nell'area cerebrale interessata dal tumore, è in grado di indurre una regressione dei gliomi maligni nei ratti, ottenendo una regressione della massa tumorale in un terzo degli animali trattati [1-3].
Sulla base di queste evidenze il Dipartimento di Neurochirurgia dell'Università di Tenerife ha recentemente ottenuto l'autorizzazione del governo spagnolo a condurre una prima sperimentazione clinica in un gruppo di pazienti affetti da glioblastoma multiforme, una forma particolarmente aggressiva di glioma maligno [4].
Si tratta di uno studio di fase I-II il cui scopo è di valutare gli effetti di una somministrazione intracranica di THC in questa forma di tumore maligno del cervello, per la quale attualmente non ci sono trattamenti efficaci. Cinque pazienti saranno inizialmente inclusi nello studio, e riceveranno il THC per 2-8 settimane, allo scopo di valutarne la dose ottimale. Se questa fase iniziale avrà esito positivo, altri pazienti verranno inclusi nello studio.
I primi risultati sono attesi per la fine del 2004. |
Descrizione della malattia |
I gliomi sono tumori del sistema nervoso centrale, a volte maligni e molto aggressivi (glioblastomi), che spesso si rivelano in fase avanzata e che, dato il loro comportamento infiltrante, sono in molti casi difficili o impossibili da estirpare chirurgicamente in modo radicale. Rispondono solo parzialmente alla radioterapia e alla chemioterapia, e in molti casi permettono una sopravvivenza limitata. |
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