
E' forse il tipo di dolore più comune. Compare in tutte le malattie infiammatorie osteo-articolari (artrite, artrosi e altre malattie reumatiche).
Il dolore osteo-articolare è uno dei disturbi più frequentemente citati da chi usa la cannabis terapeutica.
In un'inchiesta svolta in California su 10000 consumatori, circa il 14% ammise di di usarla per artrite o altre malattie reumatiche
[1].
Mal di schiena ed ernia del disco sono tra le indicazioni citate in una ricerca svolta nei paesi di lingua tedesca
[2].
Lester Grinspoon, dell'Harvard Medical School, una delle massime autorità in campo di cannabis medica, in una intervista ad "Arthritis today" ha affermato: " Una quantità di anziani dice che non si ha idea di quanto sia stata utile per la loro osteoartrite"
[3].
Alla stessa rivista Robert W. Ike, reumatologo all'Università del Michigan, ha detto :"Se avessi l'artrite la prenderei in un minuto; ho visto quanto devastante è questa malattia, e mi rivolgerei a qualsiasi cosa potesse dare un aiuto"
[3].
Numerosi altri disturbi del sistema muscolo-scheletrico potrebbero trarre beneficio dall’attività analgesica e antiinfiammatoria della cannabis e dei cannabinoidi [4] .
L’effetto antispastico potrebbe contribuire alla risoluzione dei dolori miofasciali, che rappresentano, in alcune casistiche, il 70-80% dei disturbi dei pazienti afferenti ai servizi di terapia antalgica [5].
Anche la fibromialgia, una frequente ma sottostimata sindrome dolorosa di difficile cura, secondo alcuni report anedottici potrebbe trarre beneficio dai cannabinoidi. Essi sarebbero indicati tanto per il dolore cronico diffuso (“ho male dappertutto”) tipico di questa malattia che per i disturbi del sonno spesso presenti [6].