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Canapa Medica - Esperienze a confronto
Terricciola (Pisa) , venerdì 29 settembre 2000

Il 29 settembre il Centro Culturale Canapa ha organizzato un incontro mirato, oltre che a raccogliere le testimonianze dirette delle esperienze vissute, a mettere a punto, con esperti di medicina e di legge, una strategia che porti all'acquisizione del sacrosanto diritto di curare se stessi con meno danno possibile.

All'incontro erano presenti circa venti persone con esperienze dirette dell'utilizzo di questa pianta nelle loro patologie, AIDS, epilessia, linfoma, artrosi deformante ecc., altre adesioni sono arrivate da persone che, non potendo essere presenti, hanno inviato la loro testimonianza. Alcuni conoscevano già questa pianta per il suo uso ludico ed hanno verificato poi l'efficacia terapeutica, altri ne sono venuti a conoscenza casualmente, altri ancora hanno ritrovato l'informazione nella loro ricerca di terapie alternative.

L'incontro con medici, avvocati ed anche agronomi ha consentito un interessantissimo dibattito che ha sviluppato numerosi aspetti della questione: la storia della canapa in medicina, l'attuale situazione nei vari Stati, le forme farmaceutiche naturali e di sintesi, le modalità di assunzione, le ricerche e gli studi in materia, la situazione legale in Italia, le possibilità (o impossibilità) di prescrizione e di approvvigionamento, il diritto alla salute e la questione morale fino alla possibilità di selezione genetica delle piante al fine di ottenere un arricchimento selettivo di uno o più cannabinoidi efficaci nelle diverse patologie.

Maria ha una bellissima bimba di alcuni mesi, ma il lieto evento di questa nascita è stato condizionato da una forma tumorale al cavo orale che ha colpito il marito attualmente in chemioterapia. Racconta che suo marito dopo la chemioterapia non sta affatto bene, ha nausea e vomito, specie se ingerisce degli alimenti, solo liquidi non potendo masticare solidi ed è preda di notevole irrequietezza. Aveva però inoppugnabilmente verificato che il marito quando, al rientro dalla chemioterapia ambulatoriale, fumava della canapa era tranquillo, riusciva ad assumere degli alimenti liquidi senza nausea e vomito, era più sereno nella relazione familiare e non aveva difficoltà all'addormentamento. Una mattina, mentre il marito è in trattamento chemioterapico, decide che gli avrebbe fatto trovare almeno uno spinello, pertanto si reca in città e acquista da un extracomunitario un pezzettino di haschish per 10.000 lire. Ma, come spesso accade, viene sorpresa dalle forze dell'ordine e condotta in caserma con il venditore. Dopo il verbale ed il sequestro della sostanza proibita viene rilasciata ed invitata a "non farlo più". Maria, presente con il marito all'incontro, ha espresso pubblicamente l'angoscia vissuta in quel momento non per il verbale stilato o per le eventuali conseguenze amministrative, ma per il sequestro del pezzettino di "fumo", infatti è tornata a casa senza la pericolosa medicina !

Stefania, 26 anni, ha sempre sofferto di una "pesante" sindrome premestruale che non si è mai risolta in alcuna maniera. Nei giorni precedenti il flusso mestruale arriva ad assumere fino a 6-7 compresse al giorno di sintomatici ottenendo solo una lievissima attenuazione della sintomatologia. Quest'anno con il suo compagno si è recata in vacanza in Giamaica e, pur non essendo mai stata interessata allo spinello, si è trovata normalmente a fumare "erba" del posto. Si è accorta del flusso mestruale solo il giorno dell'effettivo flusso senza avvertire alcun sintomo nei giorni precedenti. Sorpresa di ciò, ma contenta di non aver attinto alla sua scorta di pillole, ha pensato che la favorevole situazione psicologica della vacanza sia stata determinante nella scomparsa della sua sindrome premestruale. Il mese successivo i sintomi si sono regolarmente ripresentati pertanto ha sperimentato l'assunzione di canapa con sorprendenti risultati. L'efficacia terapeutica della canapa nelle sindromi premestruali non è una novità in quanto è riportata innumerevoli volte nella storia millenaria di questa pianta e, per riportare un autorevole esempio di tempi recenti, il medico personale della regina Vittoria d'Inghilterra la somministrava alla sua illustre paziente sofferente della suddetta sindrome. Ma questo Stefania non lo sapeva!

Luigi, affetto da Sclerosi Multipla (per saperne di piu' sulla sua storia clicca qui), all'incontro di Terricciola racconta: "In questo periodo soffro di contratture e spasmi ai polpacci di tutte due le gambe con dolori acuti che spesso mi rendono molto difficile il camminare. I farmaci non mi funzionano, pur avendone cambiati diversi, né mi procuro canapa da fumare, visti tutti i problemi che questa mi ha già procurato, per cui mi sono rassegnato ad aspettare che questi sintomi passino da soli così come teoricamente dovrebbe essere. Invece qualche giorno fa mi è capitato, del tutto casualmente, di fumare della canapa e gli effetti positivi sono stati lampanti. La contrattura dei muscoli si è molto attenuata, è scomparso quel continuo senso di pesantezza alle gambe e, quel che è più importante, non ho avuto nessuna difficoltà a camminare.

Luca, dopo anni di indicibili e classiche disavventure, è uscito dal "tunnel" dell'eroina e da alcuni anni non solo è completamente affrancato da questa sostanza ma gli capita anche di aiutare chi con questa sostanza ha ancora un rapporto privilegiato. I postumi della sua sbornia di eroina e metadone sono pesanti e difficili da sanare. Il recupero dei rapporti familiari e amicali, il reinserimento lavorativo, saltuario e precario, le condizioni fisiche non brillanti, la condizione psicologica faticosamente compensata, ma, praticamente costante è l'ansia, l'insonnia, l'inappetenza ed una vera e propria agitazione interna con momenti di rabbia aspecifica. Lo spinello rientra fra le tante esperienze che hanno caratterizzato la sua vita, l'ha fumato in passato, l'ha fumato saltuariamente durante il suo rapporto con l'eroina, l'ha fumato dopo con modalità che lui definisce decisamente farmacologiche. Afferma di aver utilizzato psicofarmaci sotto controllo medico e senza controllo medico ma la presa d'atto che la canapa era la sostanza più efficace e meno dannosa nella sua situazione l'ha indotto a procurarsela. Sottolinea l'assurdità della proibizione della canapa per i deleteri rischi legali, la pessima qualità di ciò che si trova al mercato nero e gli eccessivi costi, non giustificabile dalla pericolosità di questa pianta. I benefici della medicina proibita li individua nel fatto che avverte decisamente la scomparsa dell'ansia, di quella specie di agitazione interna, non ha problemi ad addormentarsi né si sveglia più volte nella notte, al mattino è riposato e lucido senza quel residuo stordimento tipico dei tranquillanti, mangia con appetito e, dulcis in fundo, fuma pochissime sigarette !

Giampiero Tiano, affetto da epilessia, ha costituito lo spunto per l'incontro in quanto ha, in quattro anni, meticolosamente documentato l'efficacia terapeutica della canapa "costringendo" i sanitari che lo hanno curato a certificare ciò che verificavano nella sua situazione patologica con l'assunzione della canapa e l'esclusione dei farmaci antiepilettici anche in relazione agli effetti collaterali. (per saperne di piu' sulla sua storia clicca qui )

Tutti hanno espresso la loro determinazione a portare avanti la lotta per acquisire il diritto, assurdamente negato, di accedere ad una sostanza che unisce una evidente efficacia ad una bassa tossicità.

L'appuntamento è fissato per fine novembre a Genova dove saremo presenti alla Conferenza Governativa sulle droghe, possibilmente in una sezione dedicata alla canapa come medicina, altrimenti saremo comunque presenti al di fuori della Conferenza.
Le adesioni, le documentazioni, le testimonianze, le informazioni sul dove come e quando si raccolgono presso il Centro Culturale Canapa.

   

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