Il medico del Sert: «Non prescriverei mai una ricetta con
quelle sostanze»
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«I farmaci ufficiali, però, sono più specifici della cannabis e hanno
un effetto più mirato nei confronti delle patologie come quelle segnalate da
Sergio». Non ha dubbi Camillo Smacchia, medico internista del Servizio
tossicodipendenti di Villafranca, vicino a Verona. «La cannabis - prosegue - ha
anche effetti farmacologici e agisce a livello cerebrale con l'alterazione della
percezione della realtà che ci circonda come, per esempio, i suoni e i colori».
Almeno per il momento, la terapia a basa di cannabis, però, non sembra avere
spazio: «Da un punto di vista legale, - precisa Smacchia - è sicuramente una
cura non consentita perchè il nostro ordinamento non prevede ancora la
liberalizzazione delle droghe leggere». Diversi dubbi anche sotto un punto di
vista etico e morale: «Sono un po' dubbioso sotto questi aspetti comunque sia
io non lo prescriverei mai ad un mio paziente». L'atteggiamento del medico, però,
non è di condanna nei confronti di Sergio Giacomella: «Penso che faccia uso di
queste sostanze soprattutto perchè lo lega al periodo antecedente
all'incidente, quando come tutti noi, usciva in compagnia e si divertiva».
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