L'AUMENTO DEI LIVELLI DI CANNABINOIDI NEL GLOBUS PALLIDUS SI ASSOCIA CON UNA RIDUZIONE DEI MOVIMENTI IN UN MODELLO DI MORBO DI PARKINSON
La alta densita' di recettori cannabinoidi CB1 all'interno dei gangli basali suggerisce un potenziale ruolo degli endocannabinoidi nel controllo del movimento volontario e nei disturbi del movimento correlati con i gangli basali, quali il morbo di Parkinson.
Recentemente il prof. Vincenzo Di Marzo e collaboratori hanno riferito la presenza di endocannabinoidi in due regioni dei gangli basali: il globus pallidus e la substantia nigra. I livelli dell'endocannabinoide anandamide in queste regioni sono risultati circa 3 volte quelli riscontrati in precedenza in ogni altra regione del cervello.
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In un modello animale di Morbo di Parkinson, che utilizza ratti trattati con reserpina, la soppressione delle capacita' di locomozione e' accompagnata, nello strato esterno del globus pallidus, da un incremento di 7 volte dei livelli dell' endocannabinoide 2-arachidonil-glicerolo (2AG).
I livelli sia di anandamide che 2AG in questa regione del cervello diminuivano in seguito a trattamento con agonisti selettivi dei recettori d1/d2 della dopamina, i quali provocano un'aumento della mobilita' nei ratti reserpinizzati.
La somministrazione contemporanea di quinpirolo (un agonista dei recettori dopaminergici) e di SR141716A (un antagonista del recettore CB1) portava al portava
al ripristino quasi totale della locomozione.
Questi dati indicano che la modulazione del sistema endocannabinoide potrebbe risultare utile nel trattamento del morbo di Parkinson.
(Fonte: Di Marzo V, et al. Enhanced levels of endogenous cannabinoids in the globus pallidus are associated with a reduction in movement in an animal model of Parkinson's disease. FASEB J 2000;14:1432-1438)